L’area oggetto di intervento, di circa 23.000 mq, includeva oltre che il sito denominato “prato del cimitero” anche superfici alberate, prative e una zona di arativo. Il progetto aveva come preciso scopo quello di conservare il sito storico unitamente ai suoi contenuti naturalistici e di effettuare una ricostruzione ambientale mirata a favorire il ricostituirsi degli habitat naturali e rivolta, in coerenza con tale obiettivo, anche alla conservazione delle specie floristiche di risorgiva e di quelle legate all’ambiente dei boschi planiziali, alcune delle quali minacciate di estinzione nel territorio locale. Gli interventi hanno riguardato in particolare la ricostruzione di ambienti umidi diversificati, del bosco planiziale e di un prato stabile, mentre sono stati conservati nella loro integrità il prato dell’antico cimitero e il siepone segnaconfine.
Il sito riveste anche interesse paleobotanico, inerente alla stratigrafia sedimentaria della pianura nel Pleistocene, per il ritrovamento di resti fossili di conifere (Pinus sylvestris) che si fanno risalire a 14.000 anni or sono, al periodo Tardoglaciale, la fase terminale della glaciazione del Würm.