Flora, fauna, storia e ricomposizione di un antico paesaggio sepolto.
Categoria: Fiori
La parte più bella e appariscente della pianta, che contiene gli apparati della riproduzione: è un germoglio trasformato che porta speciali foglie adibite alla funzione riproduttiva (sporofilli), differenti dalle normali foglie per forma e grandezza; nelle piante spermatofite o antofite, gli sporofilli sono sempre di due specie: stami, detti impropriam. organi maschili, e carpelli o organi femminili, che possono trovarsi o no sullo stesso fiore; a differenza delle gimnosperme, le angiosperme hanno generalmente gli sporofilli protetti all’esterno da un complesso di foglie sterili (semafilli), più o meno metamorfosate, che costituiscono il perianzio, il quale è spesso la parte più vistosa del fiore: se completo, infatti, presenta sepali (che formano il calice) e petali (che formano la corolla, per lo più colorata con funzione di richiamo per gli animali pronubi). (da Treccani on line)
Abbiamo aggiornato il sito con nuovi contenuti che riguardano la storia dell’area dell’antico cimitero ebraico.
Inoltre abbiamo creato una galleria di fotografie scattate da Gianfranco Bertani con una nota informativa che riguardano la presenza di alcune specie del genere Rosa nel biotopo.
La terza ed ultima novità riguarda la presenza in questo sito web di contenuti in lingua inglese.
Siccome gli aggiornamenti hanno comportato una riorganizzazione del menu, riportiamo qui di seguito i link per raggiungere i nuovi contenuti e le nuove immagini.
I prati stabili sono quelle formazioni erbacee che non hanno subito il dissodamento, aratura o erpicatura, che vengono gestite attraverso lo sfalcio o il pascolo. Sono costituite da un numero elevato di specie vegetali, erbacee, alcune presenti solo in regione, appartenenti a numerose famiglie, la più importante delle quali, per valore naturalistico è quella delle orchidee. E’ importante mantenere questi prati per vari motivi: naturalistico, agronomico, storico, culturale, paesaggistico, di conservazione del suolo, di accumulo di sostanza organica.
Nonostante una legge regionale di tutela, il pericolo di perderli è elevato: arature, eccesso di concimazione, realizzazione di opere varie, il rimboschimento, l’abbandono sono le cause principali, andrebbero invece falciati regolarmente affinché non vengano colonizzati da piante arboree.
Una volta persa la ricchezza di queste formazioni erbacee, non risulta praticamente possibile il ripristino se non in tempi lunghissimi, e a costi elevati, sempre che si disponga di un’oasi da cui far espandere le specie animali e vegetali. Comunque, data da grande varietà e complessità delle forme viventi interessate, non sarà mai possibile un completo restauro.
Il fine del documentario Incanto d’erba e urgenza è sensibilizzare i cittadini affinché si attivino in prima persona per la tutela di questo prezioso patrimonio ambientale, ridotto oggigiorno ai minimi termini.
Dati del film
Titolo: Incanto d’erba… e urgenza Regia di: Roberto Pizzutti Anno: 2022 Paese: Italia Durata: 60′ Trailer:
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